Negli ultimi anni ho avuto l'opportunità di ascoltare il suono di numerosi strumenti, oltre alle venti prove acustiche pubblicate, a partire dal maggio 2011, mi è capitato spesso di apprezzare le qualità acustiche di violini, viole e violoncelli contemporanei. Parallelamente a questa importante esperienza ho assistito alle "Audizioni al Museo", concerti nei quali giovani talenti italiani e stranieri hanno permesso al pubblico presente di emozionarsi ascoltando il suono magico di alcuni strumenti dell'epoca classica. I violinisti George Butusina, Cecilia Ziano, Francesca Dego, Lucia Luque, Laura Marzadori ed Edorado Zosi hanno duettato con l' eccellente pianista Maria Grazia Bellocchio, con la quale ho avuto il piacere di scambiare recentemente alcune parole via telefono. Maria Grazia si è diplomata al conservatorio G. Verdi di Milano, il suo tocco pianistico è raffinato ed elegante, è una professionista eccellente. Ecco la sintesi della nostra cordiale conversazione:
"Da bambina avevo un piccolo organetto, di quelli con il motore rumoroso. Tutti i giorni cercavo quell'oggetto sonoro che mi piaceva tanto, lo pasticciavo generosamente, senza sapere nulla di musica. E poi cantavo molto, quasi sempre urlando e disturbando. Insomma, i miei compagni di avventura erano l'organetto, la voce e il mio carissimo mangiadischi. Tutto questo nella mia prima vita vissuta al sole della provincia di Caserta, fino ai sei anni. In provincia di Milano inizio le scuole elementari e le mie prime lezioni di pianoforte, e scopro la mia passione per la musica. Dopo qualche anno di lezioni private con la mia prima insegnante, Anna Maria Cigoli, vengo ammessa al Conservatorio di Milano nella classe di Antonio Beltrami, e poi di Chiaralberta Pastorelli. Parallelamente studio composizione con Sandro Gorli. Segue poi un perfezionamento alla Hochschule di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Ricordo con grande emozione e felicità i miei anni di conservatorio e devo molta gratitudine a tutti i miei maestri. Successivamente ho approfondito per un paio d'anni lo studio del clavicembalo con Emilia Fadini. Non riesco a parlare di caratteristiche ideali del suono del pianoforte. Posso dire che mi piacciono gli strumenti brillanti, con un suono non troppo aperto e con una meccanica curata. Però mi piace pensare che la conoscenza della partitura e il fraseggio creano la forza delle intenzioni musicali dell'interprete, e il suono è strettamente legato a questo. E' appena uscito un cd per l'etichetta Stradivarius con musiche per pianoforte del compositore Ivan Fedele e ne sto progettando un altro con musiche di Stefano Gervasoni. Da gennaio a marzo 2014 terrò a Milano una masterclass, organizzata da Divertimento Ensemble presso lo Showroom Fazioli, per giovani pianisti che vorranno approfondire la musica francese degli ultimi 50 anni. La masterclass si concluderà con tre concerti alle Gallerie d'Italia di Milano, Vicenza e Napoli. A Gennaio suonerò l'integrale delle opere pianistiche di Franco Donatoni al Museo del Novecento di Milano. Ho in programma vari concerti di musica da camera, a quattro mani con Stefania Redaelli (Brahms, integrale delle danze ungheresi), in formazioni miste con l'opera da camera di Schumann e con il violoncellista Relja Lukic per alcuni concerti dedicati alle sonate di Beethoven. Parteciperò con un recital di musiche italiane alla prossima edizione della Biennale di Venezia."