Bénédicte Friedmann è nata in Francia a Reims nel 1974, nel corso degli anni ha sviluppato una formazione professionale di altissimo livello. Si è diplomata alla Scuola internazionale A. Stradivari di Cremona nel 2002 sotto la guida del Maestro Giorgio Scolari ricevendo il premio Ferraroni per il miglior studente diplomato ed il premio per la migliore tesi intitolata: "La trementina e i suoi derivati utilizzati nella verniciatura degli strumenti ad arco". Dal 2007 svolge la propria attivita' nel centro storico di Cremona in via S. Giuseppe n. 17.
 
GENZINI: Bénédicte, in che modo ti sei avvicinata al mondo della liuteria?
 
FRIEDMANN: Sono sempre stata attratta dal violino, ho iniziato a suonarlo da bambina, ero affascinata sia dall'aspetto acustico che dall'estetica dello strumento, ricordo che mi capitava spesso di soffermarmi a guardare l'interno. All'età di 16 anni ho maturato l'idea di diventare liutaia e da li non ho più mollato. Ho iniziato ad informarmi visitando varie botteghe di liuteria in Francia su quali potessero essere i percorsi per raggiungere il mio obiettivo. Decisi di frequentare una scuola di liuteria, ma anche se giovane, avevo già superato l'età limite per frequentare la scuola di MIRECOURT in Francia. Decisi allora di proseguire i miei studi generali prima di pensare di trasferirmi all'estero, ho fatto la Maturità, poi ho studiato Musicologia all'Universita della Sorbonne a Parigi dove mi sono laureata scrivendo una tesi intitolata "Le quinton et le pardessus de viole à cinq cordes". Ero già "innamorata" della liuteria e avevo a cuore di studiare in maniera approfondita l'aspetto storico di uno strumento poco conosciuto e trascurato. Nel frattempo la musica non ha mai smesso di occupare una parte importante della mia vita e quindi mi sono diplomata al Conservatorio prima con il violino, poi con la viola. Nel 1998 a 24 anni mi sono finalmente trasferita a Cremona dove ho conseguito il diplomata tre anni piu' tardi. Nel 2002, dopo la scuola ho fatto esperienza nella bottega del Maestro Eros Barcellari fino al 2007 anno in cui ho aperto la mia attuale bottega.
 
GENZINI: La musica ha avuto quindi un ruolo determinante nella tua scelta, ma quanto è realmente importante saper suonare gli strumenti?

FRIEDMANN: Per quanto mi riguarda è essenziale saper suonare e apprezzare le qualità degli strumenti o capire cosa migliorare. Penso che sia altrettanto importante sentirli suonare per poter capire da lontano come si proietta il suono nello spazio. Quando costruisco ho ben chiaro il mio obiettivo, so perfettamente cosa voglio dal punto di vista acustico da un mio strumento. Alcuni aspetti legati in particolare alla messa a punto riesco ad ottenerli grazie alla mia esperienza musicale, ma sono anche in grado di adattarmi alle varie indicazioni dei musicisti. Quando ho finito un violino non vedo l'ora di suonarlo, sono curiosa, magari ho cambiato qualche piccolo aspetto e voglio capire le conseguenze in termini acustici, mi interessano i dettagli.
 
GENZINI: Quali modelli costruisci abitualmente?
 
FRIEDMANN: Realizzo principalmente il modello A. Stradivari 1715 caratterizzato da un suono "limpido e brillante", il modello Guarneri del Gesù "scuro e sensuale" ma anche un modello piu' recente del 1952 del liutaio Giuseppe Ornati caratterizzato da un suono caldo. Non realizzo copie, raramente utilizzo vernice antichizzata, direi "vissuta". Mi piacerebbe in futuro sperimentare nuovi modelli ( considerando che hanno una notevole influenza sul suono ) e provare ad utilizzare una vernice ad olio, ho molte idee che cercherò di mettere in pratica.. tempo permettendo.