Genzini: In che modo ti sei avvicinata al mondo della musica e cosa ti ha spinto a studiare il violino?
Benaglia: Mi sono avvicinata in modo molto naturale, essendo nata in una famiglia di musicisti. All'età di 6 anni mio nonno, liutaio, mi ha regalato un violino e da quel momento me ne sono innamorata. Dapprima ho iniziato ad approcciarmi al violino come se fosse un gioco, per poi a 10 anni iscrivermi al Conservatorio e prendere lo studio seriamente.
Genzini: Recentemente hai vissuto un momento molto importante per la tua crescita, mi racconti l'esperienza del 28 ottobre al Conservatorio Arrigo Boito di Parma?
Benaglia: É stato un esame di laurea davvero emozionante! Esperienza che sicuramente non scorderò mai. Dopo un anno e mezzo di lezioni online poter suonare dal vivo e specialmente nel bellissimo Auditorium del Carmine mi ha fatto dare il meglio di me. Fino a un attimo prima di salire sul palco ero agitata ma appena imbracciato il violino sono stata pervasa da una sensazione di benessere e mi sono goduta il momento.
Genzini: Durante gli anni di formazione quali sono stati i momenti più significativi che hanno contribuito alla tua formazione?
Benaglia: Prima di tutto un ringraziamento particolare al Maestro Rosa Segreto per la formazione musicale, la crescita della mia persona e per avermi incoraggiata durante tutto il percorso in Conservatorio. Poi il significativo incontro con il Maestro Anna Serova all'Accademia Perosi di Biella che mi ha arricchito con tutti i suoi preziosi consigli musicali e recentemente il Maestro Eva Bindere con la quale sto continuando il mio perfezionamento.
 
 
Genzini: Quali caratteristiche deve avere il suono ideale del tuo violino?
Benaglia: Il suono del violino deve rispecchiare la mia personalità ed essere in grado di comunicare le mie emozioni. Sono alla ricerca di uno strumento con una voce cristallina e squillante ma che al contempo abbia una timbrica vellutata e scura. Il violino è uno strumento vivo e per raggiungere il suono ideale sarà determinante il modo in cui dialogherò con lui. Attualmente sto suonando un violino di Francesco Bissolotti del 2013 gentilmente concessomi da un collezionista privato. É uno strumento giovane ma dimostra di avere carattere!
Genzini: Che repertorio ami interpretare?
Benaglia: Mi sono innamorata da tempo del repertorio romantico che è quello che aderisce meglio alla mia personalità. Amo ascoltare e studiare le opere dei celebri compositori come ad esempio Tchaikovsky, Mendelssohn e Brahms ma sono molto curiosa e alla ricerca di nuovi stimoli. Recentemente ho ascoltato Fratres di Arvo Pärt e sono andata immediatamente a comprare lo spartito per poterlo suonare.
Genzini: Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Benaglia: Nei prossimi mesi il mio desiderio è quello di mettere in repertorio una serie di brani che ho già identificato ma che ho dovuto tenere 'in panchina' per concentrarmi sull'esame di laurea. Con l'anno nuovo parteciperò a qualche concorso con il pianista Giulio Corrado e poi mi esibirò in alcuni concerti. Uno in particolare sarà in un luogo stupendo, nel centro di Milano....in una sala tutta dorata. Sarai il primo a sapere quando...