Dopo il successo della prima prova effettuata da Wim Janssen alla viola di Riccardo Bergonzi, il secondo appuntamento della nostra "rassegna" si e' svolto nella chiesa di Pieve San Giacomo. Grazie alla disponibilità di Don Marco Genzini e alla straordinaria bravura di Fausto Solci abbiamo "testato" un violoncello di Daniele Tonarelli. Daniele si e' diplomato nel 1994 alla scuola di liuteria di Cremona sotto la guida del maestro Giorgio Scolari, si e' perfezionato lavorando per tre anni nella bottega di Marco Nolli fino al 1997, anno in cui ha aperto il laboratorio in via Beltrami 8. Tonarelli si ispira alla liuteria classica cremonese ed e' specializzato nella costruzione di strumenti antichizzati. Il violoncello oggetto della prova e' stato costruito su modello A. Stradivari ex Piatti nel 2011, il fondo, le fasce e il manico sono in acero dei balcani, la tavola in abete rosso italiano, la vernice utilizzata e' ad olio di colore arancio bruno su fondo ambrato leggermente antichizzata. Le corde montate sono: per il LA Larsen medie, per il RE Jargar forte, per il SOL e per il DO Thomastik Spirocore in tungsteno, il ponticello e' un modello francese. Per effettuare questa prova abbiamo avuto il piacere di ammirare le notevoli capacita' artistiche di Fausto Solci, violoncellista cremonese allievo di Rocco Filippini ai corsi dell'accademia Stauffer. Fausto ha una grandissima esperienza poichè ha effettuato test a più di 200 violoncelli ed e' in contatto diretto con molti liutai. Prima di valutare le caratteristiche sonore del violoncello e' necessario considerare l'ambiente in cui e' stata effettuata la prova, la chiesa a tre navate di Pieve San Giacomo, particolarmente "fresca" nonostante la calda serata, e' infatti molto spaziosa, questo aspetto ha contribuito affinchè il suono potesse liberarsi in modo fluido e potente. Fausto Solci ha iniziato eseguendo delle singole note su ogni corda, dopo poco tempo ha chiesto l'intervento di Tonarelli per modificare la posizione dell'anima e ha ripreso suonando la terza suite di Bach. Trascorsi 10 minuti Fausto, ha fatto modificare nuovamente la posizione dell'anima trovando l'assetto ottimale del violoncello. Ha alternato l'esecuzione della prima e della terza suite di Bach utilizzando un archetto Louis Bazin perchè sostiene che in quei brani lo strumento viene messo sotto pressione poichè i passaggi tra la zona grave e la zona acuta ne evidenziano le caratteristiche in modo nitido. Il violoncello ha un suono potente, dinamico e reattivo, ( aspetto che potrà sicuramente migliorare considerando la recente costruzione dello strumento) il timbro e' caldo, l'equilibrio di buon livello. Fausto considera il suono del SOL differente rispetto a LA,RE,DO, aspetto che potrebbe cambiare completamente con un nuovo set di corde. Per testimoniare quando scritto oltre a poter provare lo strumento direttamente da Daniele in via Beltrami 8 a Cremona ( inviando una mail a info@houseofviolin.com per prenotare giorno e ora o telefonando al 3891898460 ). Le foto dello strumento sono visibili al seguente link. http://www.houseofviolin.com/forum/viewtopic.php?f=6&t=130