La mia passione per la musica nasce con il pianoforte all’età di 5 anni, successivamente scopro il violino e me ne innamoro a prima vista. Un giorno passeggiando per il centro della mia città (Ivano- Frankivsk) vidi un violinista che suonava circondato da persone che lo ascoltavano. Rimasi affascinata da quel suono che assomigliava tanto alla voce umana, uno strumento in un certo senso piccolo, minuzioso e in un altro infinitamente grande e maestoso. Il giorno successivo, dopo aver ripetuto migliaia e migliaia di volte la parola “ violino ”, mia mamma si rassegnò e mi portò alla scuola di musica. Ero già abbastanza grande per iniziare a studiare questo strumento, avevo 8 anni e la Maestra dopo avermi fatto superare alcune prove, decise di farmi lezione fin da subito.

Il mio approccio con la musica è stato abbastanza casuale, ero alle elementari e la mia maestra ci faceva spesso cantare e suonare, io imparai a suonare la chitarra. Una sua amica, insegnante al Conservatorio di Genova, venne ad ascoltarci una volta a scuola e mi disse che avrei potuto provare l'esame di ammissione al Conservatorio, cosa che feci. Da allora il violino non mi si è mai staccato dal collo... Mio padre suonava il violino in modo amatoriale e mi trasmise la passione, proseguii gli studi fino al diploma che conseguii al Conservatorio di Alessandria. Dopo varie audizioni suonai a Genova, Milano, Bolzano, durante il 1997 ci fu una bellissima svolta

All'età di tre anni mia madre, insegnante di solfeggio al Conservatorio di Milano, mi portò a un concerto in Sala Verdi e incontrò l'allora direttore, Marcello Abbado, che chiese alla piccola bambina che ero di cantare qualcosa. Quello che feci gli dovette piacere molto, perchè "obbligò" mia madre a iscrivermi tempestivamente al conservatorio come più piccola allieva d'Italia! Una cosa tirò l'altra, e al violino si aggiunse il pianoforte, poi la composizione. A 17 anni mi sono diplomata nel giro di un mese in entrambi gli strumenti con il massimo dei voti, lode e menzione. Successivamente ho dato il settimo di composizione. Se ci penso adesso, non mi capacito di come abbia potuto portare a termine una simile impresa!! Per anni mi sono esibita in recital in Italia e in Europa suonando entrambi gli strumenti nella stessa serata. Nel 2011 ho vinto il concorso nell'Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna/Filarmonica Toscanini e da settembre 2012 vi sono entrata stabilmente.

Daniela Sangalli si è diplomata brillantemente nel 1997 presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia sotto la guida di Ignazio Bogna. Successivamente si perfeziona con Dora Schwarzenberg, Domenico Nordio, con Fulvio Luciani e Cristiano Rossi per la musica da camera e con Enrico Onofri ed Enrico Gatti per il violino barocco, attualmente studia con il maestro Felice Cusano. Svolge un’intensa attività concertistica sia solistica che in diverse formazioni da camera e orchestrali dove di frequente ricopre il ruolo di spalla.(Orchestra del Teatro Sperimentale di Spoleto “A. Belli, ”Orchestra da camera di Bergamo, Orchestra Città di Verona). E’ stata protagonista di recitals e concerti in tutta Europa ( Svizzera, Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Spagna, Svezia…) in sale prestigiose come la Banqueting House di Londra, il Regent Theatre di Monaco di Baviera, Auditorium di Santa Cecilia di Roma, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Nuovo di Verona, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Dal Verme di Milano, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Grande di Brescia,etc..

Il mio avvicinamento al violino è stato un “colpo di fortuna”: provengo da un paese del basso veronese, Legnago in provincia di Verona, e le opportunità di approcciare ad uno strumento musicale 30 anni fa non erano molte, ma quando ho iniziato a studiare nella scuola di musica del paese ( all’età di 10 anni ), arrivava proprio quell’anno un’insegnante di violino da Verona, giovane e preparata, la prof. Donata Ferrarini, che mi ha introdotto allo studio del violino per ben 3 anni e che ricordo con gratitudine e affetto. E’ seguito il Conservatorio di musica “Lucio Campiani” di Mantova contestualmente alla frequenza della Scuola Superiore: quante corse in treno e in macchina con mia mamma! Infine il diploma di violino all’età di 20 anni.

GENZINI: Fabrizio, stai vivendo un periodo molto intenso della tua giovane carriera, come ti sei avvicinato alla musica ed in particolare al violino?
 
ZOFFOLI: hai presente quando si parla di concerti nelle scuole? Di piccole esibizioni fatte da ragazzi per altri ragazzi? Ecco, proprio così è nato il mio amore per il violino ed in seguito per la musica. Ero in seconda elementare e dalla Scuola di Musica “G. Rossini” di Cervia venne a suonare la piccola orchestra formata da pochissimi elementi nella quale i violini facevano da viole, i violoncelli da contrabbassi e il sax da tromba. Ho ancora dei ricordi abbastanza definiti; mi ricordo della spalla (e direi unico della fila di primi), lo guardai continuamente e ne rimasi in qualche modo affascinato; proprio da quel giorno mi venne voglia di giocare col violino!

GENZINI: Giacomo, stai vivendo un periodo molto intenso della tua giovane carriera, come ti sei avvicinato alla musica ed in particolare al violino?
 
COLETTI: A 6 anni mi portarono dalla Prof.essa E.Oddone (nota didatta infantile) la quale sindacò che avevo "l'orercchio assoluto" e che dovevo suonare qualche strumento. Sia mio nonno Cesare che mio padre erano molto affascinati dal violino,così me lo proposero ed io accettai di buon grado. Il mio primo insegnante fu straniero: un simpatico,sorridente e coltissimo polacco diplomato in violino e pianoforte che padroneggiava entrambi gli strumenti con grande maestria.Era decisamente inflessibile, cosa che mi fece fin da subito comprendere quanto la disciplina fosse fondamentale. Dopo un anno fu costretto a tornare in Polonia per alcuni disguidi burocratici. Mi dispiacque molto. Ma fu così che conobbi M.Ferraris. Sono stato nella sua classe fino alla sua prematura scomparsa.

GENZINI: Alessandra,stai vivendo un periodo molto intenso della tua giovane carriera, come ti sei avvicinata alla musica ed in particolare al violoncello?
 
CEFALIELLO: la mia storia inizia una sera, sul divano di casa mia, guardando "Bravo Bravissimo" vecchio programma con Mike Bongiorno, nel quale si esibivano dei giovanissimi artisti in diverse discipline, quali il canto, la danza, recitazione o musica e, quella fatidica sera, a portarsi la vittoria a casa fu un giovane violoncellista (credo di 9 anni). Bisogna fare, però, una bella premessa dicendo che nella mia famiglia, di certo c'è sempre stato il culto della musica; mia mamma aveva studiato in conservatorio chitarra classica e ha sempre ascoltato tantissima musica, affinando l'orecchio e creando un proprio gusto musicale (preparava gli esami di medicina con la cuffia in testa e qualche opera importante di sottofondo), mio papà è, ancora adesso un grandissimo musicista autodidatta e cantautore eccezionale (a parer mio) che però ha intrapreso un'altra strada, decidendo di rimanere nell'anonimato ma comunque un artista. Ma torniamo a quella fatidica sera...

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Philippe Devanneaux - Liutaio

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