Peter Seabourne (1960, Regno Unito) è cresciuto in un’ampia fattoria con la nonna. In qualche modo, questo aspetto ha incoraggiato una passione precoce alla composizione. Entrato nel 1980 a Cambridge, ha studiato Musica con Robin Holloway. Nel 1983 ha ottenuto il dottorato in composizione presso l'Università di York. In questi anni da studente ha vinto due premi nazionali e le sue composizioni hanno ricevuto numerose esecuzioni in tutto il Regno Unito. Nonostante ciò, Seabourne è divenuto sempre più insoddisfatto dei propri lavori, fino a farsi venire in odio molti aspetti del nuovo mondo musicale. Questo lo ha portato a interrompere la sua attività compositiva per quasi dodici anni. Nel 2001, una serie di circostanze inaspettate lo hanno portato ad un improvviso risveglio; da questa nuova fonte di ispirazione è sfociato un oceano di nuove composizioni: quattro sinfonie, cinque concerti, altra musica orchestrale, brani di musica da camera, per voci e per strumento solo. Dal 2004 ha vinto sei premi internazionali, ha visto la pubblicazione di dieci cd, i suoi brani sono stati eseguiti in concerto e per radio, numerose commissioni sono giunte da tutta Europa, le Americhe e la Cina. Allo stesso tempo, Seabourne ha ricevuto numerosi plausi dalle riviste internazionali e da musicisti di tutto rispetto, specialmente per il suo ciclo monumentale "Steps". Seabourne scrive con un linguaggio che si differenzia da molti di quelli adottati dai compositori contemporanei, per i quali mantiene una certa diffidenza: la sua scrittura è apertamente comunicativa, capace di una forte presa emotiva, spesso dotata di lirismo e sempre ritmicamente creativa. Il suo stile segue la strada tracciata da giganti del Novecento quali Janacek, Mahler, Sibelius, Ravel e Prokofiev; e un ruolo importante lo ha avuto anche il suo maestro Robin Holloway. Il suo approccio è comunque fortemente personale e poco interessato ai richiami delle tendenze dominanti.